Nel corso del primo decennio di questo secolo è avvenuta la
transizione decisiva, che ha segnato la fine della prevalenza delle campagne
che aveva accompagnato la storia umana.
La città contemporanea appare l'incarnazione della crescita
del mondo, quella della tecnoscienza e della padronanza dell'uomo sulla vita;
ma è anche la realtà dell'agglutinarsi problematico dei drammi della società.
Questo comporta, in paesi come l’Italia e la Francia, la
fine del mondo delle campagne, quella civiltà agricola, in cui la Chiesa per
millenni aveva un suo posto ben chiaro.
Le nuove città crescono generando con grande rapidità le
periferie. La città globale è madre di periferie, specie nei paesi emergenti,
dove regnano le costruzioni informali: slum, favelas, villas miseria,
bidonville, banlieue, si gonfiano in maniera veloce e incontrollata. Quale
il posto della Chiesa?
Bisogna apprendere a leggere la realtà della città. La città
globale però sembra sia quasi refrattaria a una visione unitaria di se stessa. Forse
questa città-mondo può sembrare quasi apocalittica, indurre al pessimismo,
spingere in aree più tranquille e circoscritte. Si tratta di un mondo grande,
terribile e contraddittorio ma anche di una realtà ricca di potenzialità che
dobbiamo cogliere.
Il seminario casa della cultura
RispondiEliminaPiù attenti ai segni dei tempi e meno chiusi nei dinamismi ecclesiali
RispondiEliminaCittà contemporanea appare come l'incarnazione della crescita del mondo e realtà dell'agglutinarsi delle problematiche
RispondiEliminaLa città attrae e trasforma le realtà urbane minori in periferie
RispondiEliminaLe città globali pur nella loro diversità tendono tutte ad assomigliarsi... Proprio come i giovani di tutto il mondo!
RispondiEliminaLe città è un mondo...
RispondiElimina...e il mondo è città!
La città ha sempre fatto storia più delle campagne!
RispondiEliminaCittà è comunità di destino... Ma come può avvenire ciò in un contesto così grande?! Le nazioni decrescono di importanza, mentre le città diventano nodi inevitabili, "commutatori dell'universo globale"!
RispondiEliminaIn città...
RispondiEliminasi sente sempre il rumore di fondo... Emerge forte la casualità di vita...
Si svuota il centro storico
RispondiEliminache è la sintesi della città...
Se la città è mondo...
RispondiEliminaQuale il suo rapporto con i Santuari/Monasteri?
È il commutatore dell'universo globale... Ma quale il suo rapporto con le Multinazionali?
Chi guida la città?
Il cittadino è solo più dell'abitante della solitudine delle campagne
RispondiEliminaSolo la comunità integra...
RispondiEliminaLe immigrazioni non si risolvono nelle frontiere ma si assorbono nell'integrazione! La città globale è realtà mista.
Le periferie delle città sono terreno fertile per le mafie... Mentre le città si presentano come tante celle isolate: Gate City!
RispondiEliminaLa paura è il sentimento del noatro tempo con una insicurezza in Italia più sentita che vissuta realmente
RispondiEliminaLa città rifugge da letture globali...
RispondiEliminaSiamo parte!
La Chiesa deve fare i conti con la globalizzazione che non è così secolarizzata...
RispondiEliminaPerché sparare contro la secolarizzazione e non riconoscerla come la nostra sfida?
RispondiEliminaDio non abita solo nelle nostre comunità... Dio vive nella città!
RispondiEliminaLa rete della Chiesa
RispondiEliminaaiuta la città ad essere umana!
La condizione è uscire nella città!
La città ha un carattere ambiguo, di progresso e decadenza insieme: è la progressenza di cui parlava Fellini nei suoi film su Roma
RispondiEliminaLa città ha inoltre natura duale, tra topografia e demografia, posto e comunità, habitat e habitans. Da un punto di vista esistenziale e sociale, i secondi termini delle coppie sono ovviamente più rilevanti (come accade con la chiesa, tra edificio e comunità).
RispondiEliminaLa città non è solo segno, ma anche strumento dei tempi. La domanda allora è: è segno e strumento di salvezza? Se sì, allora la città ha anche una sorta di carattere sacramentale.
RispondiEliminaRipensare ancora una volta la città significa pensare la relazione tra la terra e la gente, tra l'ambiente e la società.
RispondiEliminaSu http://www.diocesivelletrisegni.it/public/411_ecclesia_incammino.pdf una mia riflessione a partire dal convegno
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